Le associazioni di categoria rilevano buoni segnali sulla realizzazione di nuove costruzioni in legno. Diamo un’occhiata alle aziende del settore nel nostro Paese.
Il mercato della bioedilizia e delle costruzioni in legno si presenta in crescita e, andando a interessare anche la Toscana, le Marche e l’Umbria, non sembra più essere esclusivo appannaggio del Nord Italia: le tre regioni hanno contato nel 2021 un volume di realizzazioni paragonabile a quelle delle regioni del Triveneto.
Il Trentino-Alto Adige però continua a ospitare le imprese più grandi specializzate nel settore: dalle aziende di questa regione viene realizzata circa la metà della produzione complessiva; seguono a distanza, Lombardia e Veneto.
L’edilizia in legno si è sviluppata su vari fronti e oggi, soprattutto grazie all’X-Lam, il legno lamellare strutturale, propone soluzioni ingegneristiche più complesse che interessano anche gli edifici multipiano: già dal 2021 è stato rilevato infatti un aumento del numero di unità abitative all’interno della stessa realizzazione e questo dato indica chiaramente un aumento degli edifici a più piani.
In giro per il mondo si iniziano a vedere da più parti anche grattacieli costruiti in legno (noti a Oslo – il Mjøstårnet – e a Vienna – HoHo).
Il legno è una tipologia costruttiva competitiva nei confronti dei sistemi costruttivi tradizionali: i vantaggi che definiscono il profilo di sostenibilità dell’edilizia in legno sono la rapidità delle realizzazioni e la minore durata dei cantieri, che riducono l’impatto ambientale degli stessi, oltre al risparmio energetico favorito dall’utilizzo di questo materiale, sia per l’uso abitativo che per quello produttivo.
Gli edifici in legno, inoltre, sono grandi stoccaggi di CO2. Secondo gli analisti, con tutta probabilità entro il 2023 la produzione totale delle costruzioni nell’area Euro raggiungerà i 1.733 miliardi di euro (1,73 trilioni di euro) superando i livelli 2019 di ben 28 miliardi di euro (+1,7%).
Si prevede un deciso incremento nei prossimi 30 anni nel consumo globale di legname (+170%) la cui disponibilità deve essere messa in preventivo per non rischiare speculazioni e ritardi negli investimenti.
In Italia lo chiamiamo X-Lam, legno lamellare incrociato, in inglese è il Cross Laminated Timber (Clt): è la tecnologia più moderna che ci consente di realizzare edifici multipiano in legno, risolvere esigenze come resistenza meccanica, resistenza al fuoco, sostenibilità, velocità di esecuzione, contenimento energetico e certezza dei costi di realizzazione.
Il pannello X-Lam è composto da strati incrociati incollati tra loro e rende il sistema costruttivo altamente flessibile. Composto al 99,4% da legno e allo 0,6% da colla, l’X-Lam è considerato un materiale monolitico, in grado di sopportare carichi elevati e resistere alle sollecitazioni esterne e sismiche.
Ogni tavola ha uno spessore medio di 2 cm, mentre il pannello X-Lam finito raggiunge uno spessore che varia dai 5 ai 30 cm, in base al numero di tavole incollate tra loro.
Una volta realizzati, i pannelli vengono tagliati secondo le esigenze architettoniche, tenendo presente anche vani scala e aperture per porte e finestre.
“[…] L’utilizzo del legno riduce notevolmente le emissioni di carbonio rispetto alle tecniche costruttive classiche, anzi permette lo stoccaggio della CO2 all’interno delle proprie strutture.
La possibilità di avere a disposizione pannelli più grandi rispetto alle dimensioni standard presenti sul mercato, ha permesso di garantire tempi di realizzazione brevi e, di conseguenza, costi più sostenibili.
Senza contare che la leggerezza del legno consente di risparmiare anche sulle spese di scavo. Nel giro di 10 anni siamo passati da villette da 2/3 piani a questo risultato: una palazzina di 9 piani in legno lamellare X-Lam strutturalmente innovativa, resistente al terremoto e all’incendio, con un ottimo rendimento energetico.
Ci sono potenzialità nello sviluppo in altezza degli edifici e nell’utilizzo di X-Lam in combinazione con altri materiali come l’acciaio o il legno lamellare stesso. Con questo progetto si sono aperte nuove prospettive, vedremo quali saranno le richieste del mercato nel prossimo futuro” dichiara Martino Miori, ingegnere progettista strutturale di XLam Dolomiti, citando come riferimento il soocial housing di Rovereto: si tratta di un edificio in legno di nove piani che sorge a Rovereto, nell’area ex Marangoni Meccanica.
L’edificio è stato realizzato da Ri-Legno, su commissione di Rovim srl e Finint in collaborazione con lo studio Rewis; la palazzina di nove piani è tra gli edifici in legno più alti d’Italia e, insieme a quella di 5 piani, è accessoriata con soluzioni innovative in grado di migliorare la qualità abitativa dal punto di vista ambientale e sociale.
I pannelli X-Lam usati nella costruzione provengono dagli alberi della tempesta Vaia del 2018: l’utilizzo del legno degli abeti abbattuti dalla tempesta Vaia in val di Fiemme e in Primiero rende inoltre il progetto coerente con gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 che lo hanno animato: in particolare il 9 (Imprese, innovazione e infrastrutture), il 10 (Ridurre le disuguaglianze), l’11 (Città e comunità sostenibili) e il 12 (Consumo e produzione responsabili).
L’alternativa all’X-Lam è la struttura a telaio, più simile al concetto tradizionale di travi e pilastri; si tratta di valutare di caso in caso il progetto è capire quale dei due sistemi, ugualmente validi, è più vantaggioso.
Il sistema a telaio è costituito da un’ossatura portante con montanti disposti a distanza piuttosto ravvicinata, di solito intorno ai 60 centimetri. Lo spazio vuoto tra i singoli montanti viene riempito con coibentanti naturali, per esempio cellulosa o fibra di legno.
Il sistema a telaio prevede perciò una minore quantità di legno rispetto alla parete X-Lam ed è per questo che risulta più leggero; in ogni caso, molto più rilevante del sistema costruttivo è la prefabbricazione spinta, perché garantisce la qualità e durabilità dell’edificio in legno.
Una casetta verticale Rubner Haus, una piccola torre tutta blu realizzata in legno è stata collocata in Val Pusteria ed è diventata uno spazio abitativo su due livelli che accompagna il visitatore nella scelta di arredi, superfici e accessori con un focus speciale sulle soluzioni tecnologiche più avanzate dal punto di vista energetico.
Progettata dall’architetto Lucio Micheletti per Rubner Haus, per la Design Week 2021, l’installazione simbolo del vivere in armonia con la natura ospita ora una partnership con alcune aziende del design Made in Italy tra cui Artemide, Gessi, Listone Giordano e Roda.
Riciclo, riuso, sostenibilità. Houseboat è anche sperimentazione, infatti è accessoriata con un sistema di accumulo a idrogeno, alimentato da un impianto fotovoltaico.
Rubner Haus ha deciso di spingersi oltre la realizzazione del puro involucro delle abitazioni per offrire ai clienti un interlocutore unico che li guidi nella scelta di soluzioni bilanciate tra sostenibilità ambientale e design.
Con il legno si costruiscono edifici per svariate destinazioni d’uso. Siamo alle Maldive, nella zona centro orientale dell’Atollo di Ari, dove sorge Bathalaa, un’isola di soli 4 ettari, minuscolo gioiello incastonato nell’Oceano Indiano e circondato dalla barriera corallina.
Qui Marlegno ha costruito il villaggio Sandies Bathala, composto da 24 water villas e 48 beach villas, utilizzando tecniche innovative, e superando le difficoltà logistiche ed ambientali dell’arcipelago asiatico.
L’intero progetto è stato curato da Ettore Mocchetti, affermato architetto e interior designer italiano che nell’ultimo decennio si è concentrato sulle tematiche ambientali.
L’Eco-Resort presenta un’ossatura internamente realizzata in legno di conifera lamellare, particolarmente apprezzato per la sua leggerezza; la finitura esterna, invece, prevede un materiale composito altamente tecnologico, fondamentale per resistere a salsedine, escursione termica e intemperie e ridurre la manutenzione al minimo.
Prefabbricazione offsite, ovvero l’organizzazione della produzione nello stabilimento di Bolgare, minimizzando le attività in cantiere e costruzione a secco in cui ogni singola parte si incastra a perfezione con l’altra, senza bisogno di alcun tipo di legante o colla, in modo rapido e sicuro.
Il nuovo hub dell’azienda Rothoblaas rappresenta invece il primo magazzino in legno d’Italia: attivo da un paio di anni, è il primo magazzino interamente scaffalato in legno, automatizzato, su 3.000 metri quadrati e 21 metri di altezza.
La società altoatesina, multinazionale presente in 22 paesi con sede a Cortaccia, realizza prodotti specifici per l’edilizia in legno e si è voluta dotare di un hub logistico che rispecchiasse la sua specializzazione produttiva.
Il rifugio Oberholz, a Obereggen, progettato nel 2016 dagli architetti Peter Pichler e Pavol Mikolajcak, ha già vinto numerosi premi negli anni scorsi.
Costruito in pochi mesi a più di 2.000 m slm, adagiato nel paesaggio delle Dolomiti, quest’anno ha ottenuto il Surface Design Award 2022 nella categoria Commercial Building Interior, un premio internazionale a cui hanno partecipato 180 progetti da 24 paesi del mondo, testimoni di un impiego di materiali in modo creativo e innovativo, della tipologia e finitura delle superfici e dell’estetica generale del design del progetto.
L’intera struttura è composta da portali in legno di abete rosso che, posti in continuità, enfatizzano esternamente la geometria curvilinea dell’edificio mentre all’interno rimane ben evidente la forma acuta della doppia falda.
Con una media costruttiva di 600 costruzioni in Italia e in Europa, Holzius ha realizzato – con il supporto esecutivo di Holzbau Sixt su progetto dell’architetto Christoph Kaspar – una nuova sabitazione a Baden (vicino a Vienna) che si estende su due piani per una superficie totale di circa 180 mq, disegnati per includere il giardino nel concetto abitativo: la terrazza esterna, con una superficie utile di circa 100 mq, è orientata verso il verde sul lato lontano dalla strada e offre piena privacy oltre che un’ampia visuale sulla natura circostante attraverso generose superfici vetrate e finestrate che assicurano l’ingresso della luce naturale negli ambienti interni; cuore della casa e fulcro della vita familiare, un’area open space in parte su due piani dove passare le ore libere e i momenti di convivialità legati al rituale del cibo, ampliata da un’area di lavoro e da una biblioteca al piano superiore; protagonista indiscusso il legno con il fascino della sua matericità, che non rappresenta solo un materiale da costruzione, ma diventa oggetto di design, espressione di uno stile di vita semplice e autentico.
Il legno massello è presente internamente con circa 300 mq di elementi parete e più di 210 mq di elementi soffitto in massello, ed esternamente con l’intera facciata isolata con fibra di legno tenero e lana di legno, intonacata e rivestita di legno di larice pre-grigiato, retroventilato. Holzius è una realtà del panorama della bioedilizia che si contraddistingue per la realizzazione di costruzioni moderne in legno e di pareti in legno massiccio non trattato, raccordati con un sistema brevettato, senza uso di colle e parti metalliche. In particolare, il sistema brevettato di holzius consiste in un tassello in legno con bordi a coda di rondine che, insieme alle giunzioni a pettine e incastri, e all’utilizzo dell’antica tecnica di avvitatura con cavicchio filettato in legno, permette di realizzare pareti, solai e tetti senza l’impiego di colle o parti metalliche, soddisfacendo così sia i più alti standard biologici di costruzione che i requisiti tecnici di prestazione delle costruzioni moderne.
Sul versante delle prestazioni energetiche, sul tetto piano dell’edificio in legno massello è stato installato un impianto fotovoltaico capace di coprire l’intero fabbisogno energetico della casa. Con una potenza complessiva di 3,5 kWp, frigorifero, lavastoviglie, lavatrice e altri elettrodomestici possono essere azionati in piena autonomia; l’area centrale del soggiorno, invece, resta calda e confortevole grazie alla presenza del riscaldamento a pavimento e di una stufa. Il certificato energetico dell’edificio specifica un coefficiente di trasmittanza termica U pari a 0,27 W/mq per l’intera superficie di riferimento, mentre il coefficiente di trasmittanza termica relativo agli elementi in legno massiccio si aggira sui 0.12 che garantisce un ottimo isolamento termico e notevoli vantaggi in termini di consumi energetici e di emissioni di CO2, tanto che l’edificio è in classe energetica A+.
Gli elementi Holzius sono realizzati con legno proveniente da foreste certificate Pefc. Inoltre, gli elementi di holzius prive di colle, parti metalliche e materiali tossici, possono essere smaltite interamente, reimmettendo semplicemente il materiale nel ciclo produttivo o utilizzandolo per produrre energia.
Crediti foto (c)michael liebert SPECIFICATI NEL TITOLO DELLE SINGOLE FOTO. MANTENERE IL TITOLO NELLA DIDA DELLA FOTO
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